Metalli e Materiali | Muchinskiy Jewelry

IT - EN
Gioielli artigianali e di design | Spedizione in Italia gratuita sopra 59€
Spedizione in IT 24-48h

Metalli e Materiali



Metalli classici e leghe splendenti, resine e materiali innovativi o di riciclo. Non ci sono limiti di applicazione nella gioielleria. I materiali utilizzati in gioielleria sono da sempre stati i più svariati e spesso non convenzionali. Scopri le caratteristiche dei metalli utilizzati nella lavorazione artistica dei metalli preziosi e esplora materiali alternativi tipicamente non usate in gioielleria industriale. 

 

▪ ARGENTO

 

Noto fin dall'antichità, era utilizzato da alcuni popoli per la fabbricazione di oggetti ornamentali e di monete. L'argento è un metallo monovalente molto duttile e malleabile, appena più duro dell'oro, con una lucentezza metallica bianca che viene accentuata dalla lucidatura. L’argento in natura si trova puro e sotto forma di minerale, il suo simbolo è AG (dal latino argentum). L’argento trova impiego principalmente come metallo prezioso (TITOLO 925), ma viene utilizzato anche in tanti altri modi: es. produzione di specchi, in fotografia (foto in  bianco e nero), coniatura  di monete, produzione di posate, in odontoiatria e nella produzione di batterie a lunga durata. L'argento è relativamente abbondante in natura ma si trova spesso combinato con altri elementi e quasi mai allo stato puro. Quasi tutto l'argento prodotto in Europa deriva dalla lavorazione del solfuro di piombo, o galena, tuttavia la maggior parte dell'argento viene estratta in Messico, Perù, Norvegia, Russia, Cina, Canada, Stati Uniti e Australia.


 

▪ ORO

 

Allo stato puro è un metallo di colore giallo brillante ed è il più duttile e malleabile dei metalli. Per questo viene formata una lega che contiene 750/000 d'oro e 250/000 d'altri metalli in modo da dare a questo metallo una durezza tale da rendere possibile la costruzione di gioielli, altrimenti troppo teneri. Così si dice oro a titolo 750 o a 18 Kt.  Può assumere una colorazione diversa a seconda delle sue leghe: bianca, rossa, violetta e nera. Oro bianco o rosso ha sempre lo stesso titolo, poiché cambiano i materiali del composto di lega nei 250/000 (argento, rame, zinco, palladio ed altri). È stato adoperato fin dall'antichità per coniare monete ed è stato usato come controvalore per le emissioni valutarie degli Stati, come avveniva all'interno del cosiddetto gold standard. Si trova allo stato nativo, spesso accompagnato da una frazione di argento (compresa tra l'8% e il 10%), sotto forma di electron (oro e argento naturale). L'oro è distribuito ampiamente in tutta la crosta terrestre, con una concentrazione media di 0,03 ppm (0,03 grammi per tonnellata). Sin dal 1880 il Sudafrica è stato la fonte di circa due terzi dell'oro estratto nel mondo. Tuttavia, a partire dal 2007, la posizione di predominio del Sudafrica è stata superata dalla Cina. Tra gli altri maggiori produttori figurano gli Stati Uniti (principalmente in Alaska, nel Dakota del Sud e in Nevada), l'Australia (principalmente nello stato dell'Australia Occidentale), il Perù e la Russia. L'oro in Italia si trova in quantità ponderabili in alcuni fiumi, come il Po e il Ticino. Nelle viscere del Monte Rosa si trova un giacimento superiore a quelli attualmente più produttivi presenti in Sudafrica. L'Italia è dal 1998 il maggiore trasformatore di oro al mondo, con una media di 450-500 tonnellate lavorate ogni anno.


 

▪ ORO ROSA

 

Se cerchi una fresca alternativa ai toni oro e argento tradizionali, l’oro rosa è la soluzione. Divenne popolare in Russia all'inizio del XIX secolo: per questo, inizialmente, era noto con il nome oro russo. A diffondere la lega fu il gioielliere Carl Fabergé che la creò per utilizzarla nelle sue famosissime uova imperiali. L'oro rosa è normalmente composto dal 75% d'oro, al 6,5-5% d'argento e al 18,5- 20% da rame. Una delle caratteristiche dell’oro rosa è la versatilità dei preziosi realizzati con esso: grazie all’effetto glam e delicato, sono adatti a essere indossati nella vita di tutti i giorni senza sembrare pretenziosi o eccessivi conservando però l’aura elegante e preziosa tipica dei gioielli di classe.


 

▪ ORO BIANCO

 

L’oro bianco ha guadagnato poco alla volta un posto importantissimo nella gioielleria moderna e ha convinto il grande pubblico e gli orafi più prestigiosi con il suo fascino discreto grazie alla possibilità di realizzare gioielli bellissimi, adatti ad essere indossati in qualsiasi occasione. L'oro bianco da gioielleria è composto al 75% da oro, e al 25% da nichel, argento o palladio. E' una lega molto resistente e viene quasi sempre rodiata alla fine del processo produttivo per conferire ai gioielli il tocco finale di brillantezza e lucentezza. Diventato ormai di grande tendenza, l’oro bianco è versatile e si abbina meravigliosamente ai diamanti enfatizzando il bianco inconfondibile della loro luce.


 

▪ PLATINO

 

Il platino è un metallo di color bianco argenteo, assai raro in natura (circa 10 milligrammi per ogni tonnellata di crosta terrestre). Nonostante sia due volte più abbondante dell’oro, il suo processo di estrazione è molto più complesso perché, a differenza di quest’ultimo, non si trova quasi mai allo stato puro, ma associato principalmente a iridio, palladio, rodio, osmio o rutenio, e insieme ad altri elementi quali oro, ferro, rame e nichel. Inizialmente disprezzato (il suo nome è un diminutivo dello spagnolo plata, “argento”) e poi considerato semplice curiosità scientifica, per le sue doti di catalizzatore nei processi d’idrogenazione e ossigenazione, il platino cominciò a essere molto richiesto nell’800: fu anche usato come moneta in Russia. Per l’inattaccabilità e la facilità di lavorazione, è oggi uno dei tre metalli preziosi utilizzati in oreficeria. Tre quarti del platino del mondo viene dal Sudafrica, in cui si presenta come cooperite, mentre la Russia è il secondo più grande produttore, seguita dal Nord America.


 

▪ BRONZO

 

Lasciatevi sedurre dalla bellezza ed eleganza dei gioielli in bronzo. Il bronzo è una lega composta da rame e stagno nella maggior parte dei casi e le percentuali di stagno variano dal 3 al 30% secondo l’uso a cui è destinata la fusione. Oltre lo stagno possono essere aggiunti altri materiali, come lo zinco che ha funzione di disossidante, o il piombo che rende più facile la lavorazione. Le sue tonalità sono calde, a volte è patinato, altre sembra opaco o persino splendente se viene lucidato. Non è l’oro, bensì il bronzo, uno dei metalli maggiormente utilizzati nel mondo del gioiello contemporaneo d'autore. Sperimentare diventa quindi parola chiave del linguaggio attribuito al bronzo. Spesso la creazione di gioielli in bronzo avviene con la tecnica della fusione a cera persa che dona personalizzazioni infinite e tocco artigianale in ogni dettaglio. Questo tipo di lavorazione è molto antico, infatti numerose sono le sculture molto note create con una simile metodologia, come per esempio i Bronzi di Riace o il David di Donatello.


 

▪ OTTONE

 

L’ottone è una lega color oro costituita da rame e zinco. In base al rapporto di mescolanza, cambia il colore dall’arancio dorato (in presenza di una elevata quantità di rame) sino al giallo chiaro. Le superfici sono spesso trattate con finiture galvaniche che possono essere in oro, argento, rodio bianco o rodio nero oppure di finitura di forte ossidazione, che connotano i gioielli con colori e sfumature differenti. L'ottone veniva utilizzato in gioielleria artigianale per centinaia di anni. Sono soprattutto gli artigiani indiani a iniziare questo uso, che divenne comune in seguito. 


 

▪ RAME

 

Versatile, malleabile e luminoso, il rame è un metallo che si presta ottimamente alla lavorazione artistica e artigianale. Per la sua facile lavorabilità è utilizzato dall’uomo da più di 10000 anni per la realizzazione di monili, ornamenti e oggetti d’arredamento. Il simbolo chimico Cu deriva dal suo nome romano cuprum, che ricorda l’isola di Cipro ed è usato in astrologia per rappresentare il pianeta Venere. Il rame è un metallo batteriostatico, ovvero presenta caratteristiche antimicrobiche già note dall’antichità ed oggi confermate da ricerche scientifiche. La sua malleabilità garantisce la massima espressione artistica, segue morbidamente il movimento delle mani all’opera piegandosi al disegno e agli strumenti dell’artigiano.


 

▪ ALLUMINIO

 

L’alluminio è il metallo più diffuso sulla Terra e uno degli elementi chimici più comuni. È un metallo molto resistente, duttile e facile da lavorare. È anche la sostanza naturale più dura dopo il diamante, con durezza relativa 9 nella scala di Mohs (che arriva a 10). Un altro vantaggio dell’allumino c’è senza dubbio la sua leggerezza, che permette di realizzare gioielli con un peso ridotto al minimo. Tempo fa questo materiale era molto raro: per questo è stato utilizzato per creare gioielli. Di quel periodo, quando l’alluminio era considerato prezioso come l’oro, ne esistono ancora pochissimi pezzi. Era molto costoso e molto apprezzato: chi poteva, metteva in bella mostra una spilla in alluminio. Quando l’alluminio ha iniziato a essere prodotto in grandi quantità, è praticamente cessato il suo utilizzo in gioielleria. Ma di recente questo materiale è stato riscoperto nella gioielleria contemporanea dove gli artisti orafi ne valorizzano le qualità, spesso con lavorazioni artigianali, creando i gioielli d’autore dal design veramente particolare. 


 

▪ TITANIO

 

Il titanio nella gioielleria è considerato un metallo abbastanza giovane. Tuttavia si è guadagnato una grande popolarità nel mondo della gioielleria contemporanea e di design. Il titanio è un metallo leggero, di colore bianco-argento, spesso con i riflessi dell'arcobaleno, molto apprezzato per la sua resistenza e durabilità. Il più duro dei metalli naturali, è tre volte più duro dell’acciaio e molto più resistente dell’oro, dell’argento e del platino. Il titanio non si trova libero in natura, ma esiste solo sotto forma di composti in vari minerali. I più diffusi sono il rutilo e l'ilmenite. Significativi depositi di questi minerali si trovano in Australia, Nord America, Scandinavia e Malesia.


 

▪ ACCIAIO INOSSIDABILE

 

L’acciaio inossidabile è stato inventato nel 1913 per applicazioni industriali, ma da allora è stato utilizzato anche per la creazione di accessori moda e gioielli. L’acciaio inossidabile, tradizionalmente utilizzato per gli orologi, è un materiale accessibile, durevole e dal look industriale. Per questo motivo, è sempre più popolare anche come materiale per la realizzazione di gioielli. L’acciaio inossidabile è una lega di ferro e, come suggerisce il nome, è resistente all’ossidazione e alla corrosione. Normalmente per la produzione di gioielli in acciaio si usa il cosiddetto acciaio 316L dove “L” significa Low Carbon, ovvero basso contenuto di carbonio. Questo genere di acciaio è composto da: cromo, nichel e molibdeno. 


 

▪ RESINA

 

La resina epossidica trova un largo uso nella realizzazioni di gioielli contemporanei ottenendo un effetto di tipo vitreo. La resina è un materiale che può facilmente essere colorato e che al suo interno può inglobare oggettini di ogni genere: foglie, fiori, piccole pietre preziose, conchiglie e tutto ciò che di piccolino può contenere un piccolo gioiello creato in resina. La resina può anche essere disegnata e verniciata in seguito. Gioielli in questo materiale sono commercializzati non solo da piccoli artigiani che li realizzano in pochi pezzi, ma anche da marchi famosi e rinomati.


 

INIZIA AD ACQUISTARE!


© 2024 - Muchinskiy Jewelry di Alexey Muchinskiy - P.IVA 04587860265